I 5 più comuni errori dell’Investitore
A noi piace credere di essere persone razionali e coerenti,tuttavia in finanza, ma anche in ogni possibile altro settore dell’esistenza umana – vi siete mai innamorati ‘razionalmente’? – il raziocinio, così come intendiamo noi occidentali un tal concetto, se ne sta in disparte.
Noi riteniamo poi che ‘irrazionale’ sia solo l’altro, ossia l’amico, il vicino di casa o il cliente, mentre noi pensiamo di noi stessi come di campioni in efficienza e razionalità.
Eppure, nonostante lunghi percorsi scolastici, esperienze passate e formazione corrente, tutti gli investitori,( ma anche naturalmente gestori e consulenti) fanno errori a volte decisamente gravi quando sono alle prese con scelte di tipo finanziario: ‘ come scegliere un investimento?
Quando e come usare una carta di credito?
Che tipo di polizza sottoscrivere?
Come scelgo la banca?
Negli ultimi decenni, perciò, è nata l’esigenza di analizzare ed esplorare i nostri comportamenti generali, ma in particolare quelli riguardanti i nostri soldi: la nuova disciplina della Finanza Comportamentale, o ‘Behavioral Finance‘ , visto che sono stati proprio gli Americani ad introdurla nei percorsi accademici.
Purtroppo per ciò che riguarda i nostri soldi si tende ancora a sottovalutare la vera causa delle nostre decisioni, spesso inconsce e perciò automatiche, perchè – come già accennato – tendiamo a considerarci pienamente consapevoli delle nostre scelte, soggetti razionali ed esecutori di azioni razionalmente ineccepibili.
Al contrario, non lo siamo, almeno non sempre.
Questa mancata conoscenza o consapevolezza però è un elemento di profondo disservizio, e può causare danni a volte irreparabili al risparmiatore/investitore.
Ma, più conosciamo queste ‘pecche’ comportamentali, meglio possiamo conoscere noi stessi e gli altri (per esempio i clienti) ed evitare tali danni.
Pensiamo solo al panico che si crea durante le situazioni di forti ribassi dei mercati borsistici e che spingono molti investitori a inopportuni quanto disastrosi disinvestimenti.
Ecco i 5 più comuni errori che si fanno nella gestione del proprio Risparmio:
- Overreaction – Reazioni Eccessive: reagine eccessivamente anche se nella giusta direzione. Trattasi di overreaction, quella di un investiotre che disinveste tutto e subito alla prima informazione negativa sul mercato, senza valutare bene la giustezza e l’importanza dell’informazione stessa. Trattasi di overreaction anche quando si dà troppo peso a informazioni prontamente disponibili, come i titoli dei giornali, e generaliste. Una possibile soluzione a questo ‘errore comportamentale’, potrebbe essere una reazione più calma e una visione più ampia della situazione, con informazioni più puntuali e dettagliate.
- Ottica di breve-termine. La razza umana tende a privilegiare il ‘qui e ora’ e non a pianificare seriamente il futuro, ( per quello c’è sempre la ‘speranza’!), perchè viene percepito troppo lontano nel tempo ed anche nello spazio! ”Se si perde adesso, si sta male adesso e non domani!!!’- Un esempio di questo ‘errore comportamentale’ è quello di non voler aderire ad un fondo pensione. Nonostante che sappiamo benissimo che le prossime pensioni saranno tutte minime, molti giovani e meno giovani allontanano questo problema e sperano in un futuro miracolo!
- Seguire il gregge. Fare le stesse scelte che ha fatto l’amico, il famigliare, il personaggio illustre del paese può dare un senso di sicurezza e di aver fatto la cosa giusta. Sappiamo che niente è più sbagliato. Molti risparmiatori infatti vendono o comperano solo quando lo fanno tutti gli altri, con risultati disastrosi, come potere vedere nel grafico sottostante. (La stragrande maggioranza dei risparmiatori compra a prezzi alti e esce dal mercato, cioè vende, a prezzi bassi, in preda al panico) . Questo è un errore comunissimo e, ahimè, tra i più difficili da correggere.Ma noi compreremmo un’auto senza sapere se il prezzo richiesto è quello giusto per quella vettura?
- Desiderio di conferme. Se una persona ha forti ideologie e credenze molto radicate – come ne abbiamo un po’ tutti – questa tenderà a ‘ricercare’ inconsciamente conferme per quelle idee.Se per esempio un risparmiatore, che non ha fiducia nelle borse, esce dal mercato in perdita, questa operazione non farà che rafforzare ulteriormente la sua tesi.
- Alla ricerca del rendimento più alto. Questo è il più importante anche se l’ho messo alla fine dalla lista. Anche questo grossolano errore è duro a morire, specialmente in Italia, dove per decenni abbiamo potuto avere ottimi rendimenti con rischi minimi o nulli ( vedi Titoli di Stato!) . Le ultime vicissitudini relative ai sottoscrittori di obbligazioni strutturate di alcune banche hanno rivelato quanto sia tutt’ora frequente e comune la ricerca del rendimento più alto come unico indicatore per la scelta di un investimento! Rischio e Rendimento ( e Tempo) sono misure SEMPRE COLLEGATE TRA DI LORO, mai separate. In effetti, è sempre stato così, e anomala era la situazione italiana e non viceversa.
Concludendo:
non possiamo eliminare totalmente tutti questi errori comportamentali, ma possiamo mitigarne gli effetti negativi, sia guardando dentro noi stessi ( e mi riferisco a noi operatori del mercato finanziario) sia educando i nostri clienti alla consapevolezza di quei comportamenti apparentemente ‘razionali’ e dunque giustificabili, per accompagnarli a scelte più consoni e proficue.
Qual è il vostro errore comportamentale più frequente riguardo i risparmi?
Ne potremmo parlare anche privatamente, previo appuntamento:
Raffaella
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